Cosa fa il dietista?
La Federazione delle Associazioni dei Dietisti Europei ( EFAD ) ha definito il dietista:
“una persona con una qualifica legalmente riconosciuta in nutrizione e dietetica che applica la scienza della nutrizione all’alimentazione e all’educazione di gruppi di persone e di individui sia in stato di salute, sia di malattia”.
Sempre secondo la normativa italiana, gli specifici atti di competenza del dietista sono:
- Organizza e coordina le attività specifiche relative all’alimentazione in generale e alla dietetica in particolare;
- Collabora con gli organi preposti alla tutela dell’aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione;
- Elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente;
- Collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare;
- Studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l’organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati;
- svolge attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione.
Metodo di lavoro
Il mio obbiettivo fondamentale é aiutare la persona nel cambiamento, é parte integrante di questo processo la motivazione stessa del paziente.
Senza di essa ognuno di noi rimane attaccato al proprio modo di essere e non capisce l’esigenza di dover cambiare.
“I cavalli, per essere ammaestrati, sono posti in recinti circondati da energia elettrica. Se il cavallo avvicinandosi prende la scossa, si ricorderà per sempre del dolore provato e rimarrà alla larga dal perimetro. Nonostante l’allevatore in seguito tolga la tensione elettrica, il cavallo memore della sua brutta esperienza, non oserà più avvicinarsi al filo…”
Se vorrete scoprire insieme a me dove sta la vostra barriera elettrica posso aiutarvi a farlo!
Prima visita
Colloquio
- Individuale alla ricerca delle motivazioni che inducono il paziente a chiedere la consulenza
- Raccolta dei dati anamnestici del paziente (anamnesi familiare, anamnesi fisiologica, anamnesi patologica, anamnesi farmacologica, valutazione degli esami del sangue)
- Valutazione dello stato nutrizionale (anamnesi alimentare e storia del peso)
- Rilevazione dati antropometrici (peso, altezza, calcolo del BMI, circonferenze)
- Controllo degli esami di laboratorio
- Indagine sulle abitudini alimentari e tipo di attività motoria
Programma Terapeutico
- Definizione con il paziente degli obiettivi terapeutici, dei tempi e delle modalità del percorso da intraprendere
- Elaborazione dello schema dietetico personalizzato in base ai fabbisogni, ai gusti, lo stile di vita e delle preferenze del paziente
Visite di Controllo (ogni 20-30 giorni)
Servono per valutare:
- I risultati ottenuti sia in termini di calo di peso, che deve avvenire in maniera graduale e ben distribuita nel tempo, che di modificazione dei parametri antropometrici (Indice di Massa Corporea, circonferenza vita etc.)
- Sarà possibile inoltre verificare il cambiamento dei disturbi soggettivi (es. miglioramento della digestione e della sensazione di gonfiore post prandiale, delle funzioni intestinali, del russamento notturno, del gonfiore agli arti inferiori), e quindi apportare, di volta in volta, se necessario, eventuali modifiche al programma concordato
- Indagine sulle eventuali difficoltà incontrate e loro risoluzione
- Valutazione dell’adesione al programma alimentare
- Verifica del raggiungimento degli obiettivi specifici
- Identificazione degli obiettivi successivi
La fase di mantenimento
L’obiettivo in termini di dimagrimento dovrà essere il raggiungimento di un “peso ragionevole”, che tenga conto della gravità del sovrappeso o obesità e dei fattori di rischio associati, che possa essere mantenuto nel tempo dal paziente e che gli consenta una condizione di buona salute.
Al termine del percorso verranno quindi forniti al paziente strumenti in grado di aiutarlo a gestire autonomamente la situazione. Sarà comunque opportuno verificare a distanza di alcuni mesi la sua capacità di mantenere nel tempo il peso raggiunto.